Allo stadio ‘Tardini’ di Parma si è conclusa la decima giornata della Serie A femminile con la sfida tra Parma e Inter. Quattro gol subiti dalle ducali all’andata, quattro come il numero di punti ottenuti al giro di boa, che sono valsi l’ultimo posto in classifica. Tuttavia settimana scorsa la squadra aveva impressionato, venendo sconfitta dalla Juve soltanto nel recupero. L’Inter aveva una grandissima occasione, quella di scavalcare la Fiorentina, caduta con il Milan, e agganciare la Juve in un colpo solo, portandosi al secondo posto a meno sei dalla vetta. Per farlo doveva uscire dal tunnel in cui era entrata, che ha fruttato un solo punto nelle ultime tre partite.
Alla fine la partita si è chiusa con un 2-2 che ha scontentato entrambe, soprattutto il Parma, che sicuramente è stato più incisivo. La cura Panico sta funzionando e si è visto nella maggior attenzione delle gialloblù, avvantaggiate anche da un avversario che spesso è sembrato confusionario.
Nel primo non abbiamo certo assistito a una partita memorabile, tanto che le emozioni sono state quasi zero fino alla mezz’ora di gioco. In tutto ciò c’è stato grande demerito dell’Inter, apparsa una lontana parente di quella dominante di un mese fa: svagata, abulica e imprecisa, la squadra di Guarino ha fatto soltanto il solletico a un Parma solido e capace di ripartire.
Al 30esimo Banusic ha messo fuori di un nulla dal limite dell’area, due minuti dopo è arrivato il gol: Martinovic è stata bravissima a scattare alle spalle di Van der Gragt, mettendo in rete il cross dalla destra di Santoro. La reazione nerazzurra è tutta in un rasoterra di Njoya respinto da Capelletti, l’unica occasione della prima frazione.
Nella ripresa la situazione non è migliorata per le ospiti. A fronte di un minimo di aggressività in più si è fronteggiata la maggiore consapevolezza del Parma, che ha chiuso ogni spiraglio. All’ora di gioco Mihashi ha perso una brutta palla, consentendo a Martinovic di servire Banusic: la fantasista, palla sul sinistro dopo un dribbling su Alborghetti, ha fulminato Durante sul secondo palo per il 2-0. La rete ha scosso un attimo l’animo dell’Inter, che dieci minuti dopo ha accorciato le distanze grazie alle due centrali di difesa, che sugli sviluppi di un corner hanno confezionato il 2-1: cross di Alborghetti e il solito, devastante, colpo di testa di Van der Gragt.
Nel finale Guarino si è giocata il tutto per tutto, mettendo dentro l’attesa Chawinga al posto di Njoya, e la malawiana ci ha messo quattro minuti per far capire quanto sia pesata la sua assenza: su cross di Bonetti l’attaccante è scattata come un fulmine, entrando in area e scagliando in rete la bomba del 2-2. I dieci minuti più sei di recupero finali non hanno riservato ulteriori colpi di scena, con le due squadre ormai decisamente stanche.
È finita quindi 2-2 al Tardini, sicuramente un buon risultato per il Parma, che anche se rimane ultimo ha dimostrato di aver fatto uno step in più, cosa che invece non ha fatto l’Inter, che probabilmente non avrebbe meritato neanche il punto. È la prima volta con Guarino che le nerazzurre non vincono per quattro partite consecutive: è palese che c’è qualcosa che non va.
Dario Damiano
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