Chievo, Ventura: “Io, i cinque anni al Lione, l’arrivo in Italia e il sogno della chiamata in Azzurro”


Dopo essere cresciuta calcisticamente nell’élite del calcio europeo con la in maglia dell’Olympique Lione, Sara Ventura è passata questa estate alla Juventus, venendo poi girata in prestito al Chievo Women in Serie B. La giovanissima esterna ha parlato sulle colonne di milleunadonna.it soffermandosi sul suo ambientamento in Italia e condividendo i sogni legati alla convocazione in Nazionale Azzurra. Queste le sue considerazioni:

“Sono nata à Grenoble, ho cominciato a giocare a calcio a 10 anni al Claix Football, in una squadra femminile in cui ho militato per tre stagioni. A seguire ho continuato con la squadra maschile di Poisat, dove ho giocato con il mio fratello per la prima volta sul campo a 11 e insieme abbiamo vinto il campionato. Per il mio secondo anno U15 sono andata a Echirolles in Eccellenza e in quel periodo sono stata convocata nella rappresentativa regionale per disputare un torneo nazionale.”

“Il Lione mi ha notata e mi ha convocata per allenarmi con loro. Di lì a poco mi hanno presa e ho militato 5 anni con loro, di cui 3 in U19 e due in U20. Siamo stati vicecampioni di Francia tre volte di fila e una volta Campioni di Francia. A seguire sono approdata in Italia, arrivando prima alla Juventus e da questa stagione al Chievo Verona.”

“Purtroppo sono stata 2 anni lontana dai campi a causa di infortuni ai legamenti crociati nel 2019 e nel 2020. Nel 2017 ho avuto la possibilità di entrare al ‘Pole espoir’, un centro di formazione della Federazione Francese che ti allena per 3 anni e ti prepara alla Nazionale Francese, ma ho scelto Lione perché il mio sogno è quello di vestire la maglia della Nazionale italiana.”

“La mia famiglia mi ha sostenuto molto durante il mio infortunio così come l’Olympique Lione, dove tutta la squadra e lo staff mi ha dato sostegno, mettendomi nelle migliori condizioni possibili per poter recuperare bene, giocando in un ambiente dotato di tutte le strumentazioni necessarie per superare questo tipo di incidenti.”

“Da quando sono entrata all’Olympique Lyonnais, i miei studi sono organizzati in base al calcio e continuo ancora oggi a frequentare l’Università di Lione a distanza come atleta di alto livello e grazie all’organizzazione dei corsi, posso continuare la mia passione. La mia famiglia, mi sta volto vicina, mi segue sempre, in particolare la mia mamma viene spesso a trovarmi a Verona.”

“Mi sono integrata molto rapidamente in Italia grazie alle tante persone che mi hanno messo a mio agio. Gli italiani sono un popolo di persone molto accoglienti e fanno di tutto per farmi sentire come se fossi a casa mia, mi piace molto la mentalità del Bel Paese”.


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