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Caso Sule, il tifoso accusato di razzismo risponde alla Presidente Maran: “Se la giocatrice fosse stata bianca non si sarebbe alzato alcun polverone”

Vicenza Femminile

20 Gennaio 2023 - 18:00

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Dopo le parole della Presidente del Vicenza Erika Maran, che ha accusato di razzismo alcuni tifosi della Jesina per gli insulti rivolti alla sua giocatrice Rafiat Sule, arriva anche la replica del diretto interessato. Si tratta di Pierfranco Generali, che insieme alla moglie stava seguendo sugli spalti la gara delle leoncelle, dove giocano le figlie Chiara e Francesca. A scaturire la rabbia ci sarebbe stato proprio un fallo su quest’ultima, ma l’uomo esclude totalmente ci sia stato razzismo. Ecco un sunto delle sue parole, riferite a ‘Il Resto del Carlino’:

“Io e mia moglie non siamo assolutamente razzisti. Non reagisco al video infamante fatto circolare dalla presidente del Vicenza Calcio Femminile, solo perché non voglio turbare ulteriormente le mie figlie. Ma un giorno la presidente Erika Maran mi dovrà spiegare che senso aveva farlo, dal momento che lei sa benissimo che non era una questione di colore della pelle. Mi stupisce tutta questo eco mediatico, perché se l’avversaria fosse stata bianca, tutto questo polverone non si sarebbe alzato. Premetto che c’è stato un brutto fallo di reazione da parte di questa ragazza su mia figlia. Ma di questo non parla nessuno. Quando la palla era lontana, non solo ha dato un calcio, ma poi ha tentato di colpirla un’altra volta, pestandole il piede. Per questo è stata espulsa”.

“Mentre Sule usciva dal campo, mia moglie le ha urlato: ‘E’ un comportamento antisportivo. Ma cosa sei una bestia?’. L’epiteto, seppur pesante, sarebbe partito anche se fosse stata bianca, italiana. Ora va di moda il tema del razzismo in campo, ma se la gente non conosce l’italiano, non siamo noi a doverci giustificare. Tutti hanno capito il senso di ciò che voleva dire. Tranne un paio di persone dietro di noi che ci hanno dato dei razzisti. Tra l’altro inventandosi di sana pianta che io avrei detto ’Sei scura’ o ’Colorata’ o altro sul colore della pelle. Comunque sono infastidito, ma con la coscienza a posto. So chi sono. So cosa ho detto. C’è un video che parla per noi. Le mie figlie l’hanno ascoltato e sono dalla nostra parte. Questa è la sola cosa importante per me”.

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