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Caso Gunnarsdottir, il Lione risponde: “Da sempre un club all’avanguardia, le nostre strade si sono separate per motivi sportivi”

Gunnarsdottir Lione

19 Gennaio 2023 - 12:00

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Nel mondo del calcio femminile continua a tenere banco il tema gravidanza, dopo le dichiarazioni di Sara Gunnarsdottir secondo cui la sua ex società, l’Olympique Lione, non l’avrebbe né pagata né contattata durante i suoi mesi di maternità. Tirato in ballo, il club francese ha risposto alla giocatrice della Juventus con un comunicato, che riportiamo in calce:

“Il Lione è sempre stato un club all’avanguardia nel calcio femminile e sostiene le atlete in ogni momento della loro vita. Abbiamo sempre rispettato la legge francese, che a volte abbiamo trovato troppo restrittiva su questi temi.  Abbiamo fatto tutto il possibile per supportare Sara Bjork Gunnarsdottir nella sua maternità, così come nel suo ritorno ai massimi livelli. Su sua richiesta, abbiamo accettato di concederle il congedo di maternità in Islanda, suo paese di origine”.

“Quando è tornata in Francia, dopo la nascita di suo figlio, abbiamo fatto di tutto per favorire il suo ritorno ad alti livelli in condizioni che le consentissero di vivere al meglio la sua nuova vita di madre, grazie in particolare ad un accompagnamento avanzato, come abbiamo fatto con Amel Majri. Questo tema ci sta particolarmente a cuore e siamo orgogliosi di averla sostenuto Majri in questi mesi, dalla gravidanza fino al suo ritorno in campo contro il Soyaux, permettendole anche di viaggiare con sua figlia e la sua tata”.

“Negli ultimi mesi, la FIFA ha scelto di stabilire per la prima volta un quadro normativo per le calciatrici che devono vivere la maternità durante la loro carriera, una cosa di cui siamo felici. La stessa FIFA ora ci sta criticando per non aver offerto un altro lavoro a Gunnarsdottir durante il suo congedo per malattia e poi per la maternità, ma la legge francese ci vieta di farlo e la giocatrice ci aveva espressamente chiesto di poter tornare a vivere in Islanda, cosa che avevamo accettato”.

“Siamo orgogliosi di aver annoverato la giocatrice nelle fila del Lione. Le nostre strade si sono separate per motivi prettamente sportivi. Se desidera aiutarci oggi a migliorare ulteriormente la legge francese, saremmo felici di poterla coinvolgere nei nostri sforzi al fianco di Amel Majri per consentire a tutte le atlete di vivere appieno la loro gravidanza, così come il ritorno alle competizioni”.

TCF