Nick Bontis, Presidente della Canada Soccer, la massima federazione calcistica canadese, si è dimesso dal suo ruolo dopo le proteste delle giocatrici. La Nazionale si era presentata con una maglia viola in campo prima delle partite della SheBelieves Cup, per testimoniare il dissenso con le politiche della propria Federcalcio. Il mancato accordo sull’equal pay e una disparità di trattamento causata da tagli al budget ha fatto il resto, dando il la alle proteste. Nell’attesa dell’aprirsi di una nuova fase, Bontis lascia con un comunicato ufficiale la Presidenza: “Oggi ho presentato le mie dimissioni, con effetto immediato, al consiglio di amministrazione di Canada Soccer. Voglio ringraziare tutti i membri, i nostri giocatori, i nostri sponsor e ogni appassionato di calcio canadese che continua a sostenere la crescita del calcio nel nostro Paese. Abbiamo il grande potenziale di firmare uno storico accordo di contrattazione collettiva. Una volta firmato, sarà un accordo che distinguerà la nostra nazione praticamente da ogni altra federazione membro della FIFA”.
“Sebbene io sia stato uno dei maggiori sostenitori dell’uguaglianza tra maschile e femminile, sfortunatamente non sarò alla guida di questa organizzazione quando accadrà. Riconosco che questo momento richieda un cambiamento. Essere il Presidente e vivere gli straordinari risultati che siamo stati in grado di realizzare insieme, è stato uno dei momenti più orgogliosi della mia vita. Sono e sarò sempre un appassionato tifoso del calcio canadese e dei nostri giocatori e giocatrici e continuerò sempre a sostenere il nostro Paese”.
TCF