Sabato al Franchi la Fiorentina ospita la Lazio in una sfida che rappresenta un passaggio importante per la stagione dei viola. Le due squadre arrivano all’appuntamento con diverse convinzioni e soprattutto obiettivi opposti: Vlahovic e compagni devono ancora strappare i punti decisivi per la salvezza, mentre la formazione di Simone Inzaghi è alla ricerca del pass per la prossima Champions League. Fiorentina-Lazio è anche lo scontro tra una delle peggiori difese della Serie A, i viola hanno subito 57 rete, e uno dei migliori attacchi, quello biancoceleste, che ha collezionato 60 gol e che può annoverare nel suo reparto offensivo giocatori di assoluto valore. Andiamo dunque ad analizzare da dove potrebbero arrivare i maggiori pericoli per una retroguardia, quella gigliata, che ha dimostrato anche nelle ultime uscite di essere quantomai traballante.
Il primo non può che essere rappresentato da Ciro Immobile. L’attaccante napoletano non è letale in questa stagione come nella scorsa dove ha conquistato la Scarpa d’Oro, ma ha comunque messo a segno la bellezza di 19 reti. Immobile non è la prima punta che staziona fissa in area di rigore e questo è quello che mette più in difficoltà le difese avversarie. Non dà punti di riferimento. È un giocatore a cui piace svariare su tutto il fronte offensivo, conquistarsi lo spazio allargandosi sulla fascia per poi tagliare in profondità e colpire sfruttando le verticalizzazioni dei rifinitori.
Già, perchè Immobile può contare su tre interpreti alle sue spalle che farebbero la fortuna di qualsiasi altra squadra del campionato. Joaquin Correa, Luis Alberto e Sergej Milinkovic-Savic sono infatti i tre fantasisti spesso decisivi per spezzare l’equilibrio di un match in favore della Lazio. Soprattutto perchè sanno far male tra le linee di difesa e centrocampo. L’argentino arriva alla sfida con la Fiorentina in forma strepitosa dopo le due doppiette consecutive realizzate a Milan e Genoa. Correa è un concentrato di qualità e con le sue accelerazioni palla al piede e in verticale riesce spesso a bucare le difese. Luis Alberto non ha il passo da corridore ma con la palla tra i piedi spesso illumina la scena. Lo spagnolo è uno dei migliori assistman della Serie A da diversi anni ormai. Uno che vede e premia coi tempi giusti i tagli in verticale degli attaccanti. Infine Milinkovic-Savic. Il possente centrocampista che fu ad un passo dalla firma proprio con il club viola. Il serbo è un giocatore unico nel suo genere. Completo, per la pregevole qualità tecnica che abbina alla sua struttura fisica da gigante. Milinkovic-Savic è spesso letale con i suoi inserimenti in area di rigore, dove con i tempi giusti sà sfruttare al meglio il suo ottimo destro e il suo imponente colpo di testa.
Un poker di stelle dunque. Che la Fiorentina dovrà per forza di cose cercare di limitare chiudendo per quanto possibile gli spazi tra le due linee. E non concendendo quella profondità alle spalle dei difensori dove gli attaccanti biancocelesti hanno sempre dimostrato di saper fare molto male.
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