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Alice Pignagnoli: “Trattata come se la Lucchese avesse un morto in casa, bisogna continuare a parlare molto dei diritti delle lavoratrici”

30 Dicembre 2022 - 09:54

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Ha tenuto banco nelle ultime settimane il caso di Alice Pignagnoli, che dopo aver annunciato la propria gravidanza alla Lucchese, è stata di fatto obbligata a lasciare la compagine toscana contro la propria volontà. L’estremo difensore ex Cesena ha parlato ai microfoni della Rai, in occasione del programma “Storie Italiane”. Queste le sue considerazioni:

“Siamo dilettanti, quindi il problema diventa anche di regolamentazione di tutto il sistema. Il problema non è stata solo la parte economica, che la Lucchese ha mancato inizialmente in contratto, ma è stato il fatto che era come se avessero un morto in casa. Dovevano a tutti i costi togliersi questo peso, anziché viverlo come una risorsa.”

“La cosa più importante è che comunque la Lucchese abbia riconosciuto come scritto nell’ultimo comunicato i loro errori, in modo che non venisse legittimato questo tipo di atteggiamento o che non abbiamo un altro caso Pignagnoli come atleta. E’ di due anni fa il caso Lara Lugli, io pensavo si fosse mossa l’opinione pubblica e si fosse capito qualcosa, invece se continuano a succedere dei fatti del genere, vuol dire che bisogna continuare a parlare molto dei diritti delle sportive e delle lavoratrici in generale.”

“Gli arretrati sono stati pagati dopo il putiferio mediatico. Io mi sono chiesta cosa sarebbe successo se non si fosse alzata questa indignazione. La questione ovviamente resta.”